Taxi Damasco. Storie, incontri, speranze di un popolo in guerra, di Aeham Ahmad

TITOLO: Taxi Damasco. Storie, incontri, speranze di un popolo in guerra

AUTORE: Aeham Ahmad con Andreas Lukas EDITORE: La Nave di Teseo

TRADUZIONE: Francesca Gabelli

PP. 240 Euro 20,00

Ahmed fa il tassista a Damasco, e per le strade della capitale siriana lotta a modo suo per guadagnare il necessario per mantenere la sua famiglia. Sul sedile del suo taxi giallo salgono i clienti più svariati: artisti poveri in canna, russi arroganti, ex prigionieri sopravvissuti alle torture, musicisti altezzosi, impiegati collerici, colleghi disperati rimasti senza benzina. Ahmed ascolta le loro storie, osserva i segni profondi che la guerra ha lasciato nelle loro anime. Prova a immaginare i loro drammi e i loro sogni, mentre attraversa la città tra speranze e miserie.
Dopo il successo di Il pianista di Yarmouk, Aeham Ahmad torna a raccontare la sua Siria attraverso le storie di chi non è potuto fuggire, o è voluto rimanere. Uno sguardo poetico sulle vite degli altri, così lontane eppure così simili alle nostre.

“La corsa di oggi mi dimostra con efficacia e una volta di più quanto talvolta sia varia la vita della gente di Damasco. Da un lato ci sono interi quartieri in cui non sembra che sia cambiato molto. La gente conduce una vita bella e normale. All’apparenza tutto segue il suo corso abituale. Dall’altro, in alcuni casi solo poche centinaia di metri più avanti, la guerra ha imperversato in modo terribile e lasciato deserti al posto di strade e case. In questi quartieri distrutti regna spesso la fame e un’indicibile miseria. E qua e là mi capita di incontrare tanti ragazzi di strada che stentano a sopravvivere. Li ho chiamati ‘i senza nome’. Non si riesce quasi a credere che tali enormi differenze siano così vicine le une alle altre. Ma io le vedo quasi ogni giorno.”


Il museo dei pesci morti, di Charles D'Ambrosio

TITOLO: Il museo dei pesci morti

AUTORE: Charles D’Ambrosio EDITORE: minimum fax
TRADUZIONE: Martina Testa
PP. 284 Euro 16,00

Che siano falegnami sul set di un film porno, puntigliosi riparatori di macchine da scrivere o sceneggiatori di successo finiti in un ospedale psichiatrico, i personaggi di questi otto racconti lottano per superare il trauma di un abbandono o di una violenza, per comprendere la deriva delle persone amate, per mantenere la propria umanità in un'America marginale e dolente, provinciale e uggiosa

La scrittura precisa e potente di Charles D'Ambrosio - schivo e poco prolifico, ma acclamato dalla critica americana come uno dei maestri della narrativa breve - li riscatta, regalandoci un capolavoro dal fascino oscuro da cui, come ha scritto il Seattle Times, «è quasi impossibile staccare gli occhi». 

«D'Ambrosio scava in una vena ricca, profonda e pericolosa del cuore di roccia spezzato della narrativa americana. I suoi personaggi vivono vite che ardono di una luce cupa e intensa come la prosa che li crea. Nessuno, oggi, scrive racconti migliori di questi». Michael Chabon

Al fiume. 25 scrittori sulla pesca

TITOLO: Al fiume

AUTORE: AA. VV CURATELA: David Joy con Eric Rickstad

EDITORE: Jimenez Edizioni TRADUZIONE: Beatrice Caserini, Martina Franzini, Ludovica Marani e Edoardo Vicario
PP. 208 Euro 18,00

25 celebri scrittori americani – tra cui Chris Offut, per Granta tra i venti migliori narratori delle ultime generazioni, Eric Rickstad, autore bestseller del New York Times, Ron Rash, finalista del premio PEN/Faulkner – raccontano avventure e ricordi legati alla pesca, uno sport innatamente letterario, filosofico e spirituale. Al fiume è una raccolta di storie ma anche un omaggio a luoghi remoti e solitari: le montagne della gioventù di Ron Rash, il fiume dove C.J. Box vorrebbe che fossero sparse le sue ceneri, o quello dove William Boyle non è stato mai portato dal padre. È il racconto di piccole avventure che si trasformano in storie di formazione (la caccia alle rane di Natalie Baszile nelle paludi della Louisiana; l’incontro con le Ragazze triglia che segna il passaggio alla vita adulta di una giovane Jill McCorkle). È il divertito ricordo di Chris Offutt a caccia di “Mister Big Fish”, che gli costa l’equipaggiamento, una barca, un sacco di soldi e una menzogna alla moglie. È una riflessione sul valore dell’attesa e dell’osservazione, e sull’atto stesso della scrittura (Ray McManus: “Molto di quello che ho capito sulla scrittura è stato forgiato dalla pesca. Puoi faticare quanto vuoi, e ritrovarti comunque con niente attaccato all’amo”).
“Un’antologia che parla di amicizia, famiglia, amore e perdita, e di tutto ciò che sta nel mezzo”, racconti non solo per gli amanti della pesca ma per chiunque voglia ritagliarsi un momento di quiete dal fluire frenetico della vita e di riflessione sulla nostra connessione con la natura e i ricordi. Una parabola sull’importanza del saper guardare alla semplicità dell’esistenza e farne un amo per pescare la felicità nel caos della vita.

Racconti dall’India, di Rudyard Kipling

TITOLO: Racconti dall’India

AUTORE: Rudyard Kipling

EDITORE: Bur, Rizzoli PREFAZIONE: Matteo Nucci

PP. 448 Euro 16,00

La mia prima impressione è quella dell’alba, luce e colore e frutta d’oro e di porpora all’altezza della spalla” ricorda Kipling nella sua autobiografia, Something of Myself. Quei colori e il suo sguardo partecipe di meraviglia sono gli stessi che ritroviamo in questa raccolta di racconti, che ci restituisce l’India esotica e crudele di uno dei più grandi narratori in lingua inglese del Novecento e insieme il suo percorso umano, costellato di libri e storie mirabolanti in cui rifugiarsi per dare vita a un altrove magico. L’India che Kipling conobbe da bambino e poi da uomo, terra dai mille contrasti, in bilico tra la grandezza dell’Impero britannico e la povertà della sua gente, tra la seduzione dei suoi paesaggi e la minaccia delle catastrofi stagionali. Nei venti racconti qui raccolti, tra i suoi più belli – compreso Nel rukh, che per la prima volta dà vita al personaggio di Mowgli – Kipling ce ne rivela i chiaroscuri e ci restituisce i difficili rapporti con i nativi, ma soprattutto le seduzioni di una terra che, scrive, “la notte mi andava alla testa”

Automi, bambole e fantasmi, di E.T.A Hoffmann

TITOLO: Automi, bambole e fantasmi

AUTORE: E.T.A Hoffmann

EDITORE: L’Orma Editore TRADUZIONE: Eva Banchelli, Simone Costagli, Alessandro Fambrini, Matteo Galli, Riccardo Morello

PP. 244 Euro 18,00

E.T.A. Hoffmann: per Baudelaire era l’autore del «comico assoluto», per Walter Scott più che di un critico, avrebbe avuto bisogno di uno psichiatra, per Goethe le sue storie nuocevano alla salute, mentre per Freud era il maestro del «perturbante». Pareri discordi di fronte a uno scrittore originalissimo, capace di far affiorare regioni inesplorate della fantasia.
In Automi, bambole e fantasmi troviamo alcune tra le figure più suggestive e affascinanti che costellano le sue pagine: giocattoli animati, violinisti folli, ossessionanti apparizioni e presenze fantasmatiche. E poi scenari che evocano mondi vertiginosi: gli abissi di una miniera, le finestre di una casa desolata, la guerra in miniatura di una stanza di bambini, il labirinto della città.
I racconti che compongono questa antologia, mossi da una scrittura effervescente e trascinante, insegnano a guardare la realtà con gli occhi porosi e lucenti del sogno.

«Qui tutto sembra essere in segreta relazione, il segreto della vita, il feticcio, l’arroganza faustiana, l’incanto dell’arte, il vampirismo.»
Michele Mari

Resoconto del mio passaggio sulla terra, di Daniel Mason

TITOLO: Resoconto del mio passaggio sulla terra

AUTORE: Daniel Mason

EDITORE: Neri Pozza TRADUZIONE: Massimo Ortelio

PP. 192 Euro 18,00

Un incontro di boxe a mani nude, in piena Età della Reggenza, tra un giovane pugile in ascesa, sfavorito, e un avversario temibile, imbattuto e potente come una macchina a vapore. Diciassette round per un match fatale che si consuma, letteralmente, fino all’ultimo sangue. Un collezionista inglese di «bestie strane», in preda a un delirio malarico nel cuore delle Molucche, viene folgorato da un’idea meravigliosa e sconvolgente che vuole condividere con il suo idolo, Charles Darwin, in una lettera che non riceverà mai risposta. Un medico di campagna viene assalito da strane crisi parossistiche in cui è posseduto da una seconda versione di sé stesso, forse migliore. Un faraone egizio, dio in terra, conduce esperimenti crudeli sui bambini per risolvere il mistero dell’esistenza umana… Dalle profondità del Nilo alla fine del cielo, dalle isole devastate dai vulcani a un manicomio brasiliano, i personaggi che vivono in queste pagine, colti in un momento di estremo pericolo o di epifania, affrontano a mani nude, come il pugile Burke in apertura di questa raccolta, illusioni, nevrosi, terrori, incertezze e assurde passioni. Acclamato come uno dei migliori narratori americani della sua generazione (New York Times), Daniel Mason in Resoconto del mio passaggio sulla Terra, finalista al Pulitzer, crea un incantesimo introspettivo in cui pensieri, pulsioni e ossessioni dei suoi personaggi, reali o letterari, trascinano chi legge in un’esperienza empatica totale nella quale si distilla «la sostanza di un romanzo in un decimo della lunghezza» (The Guardian).

La Cetonia e altri racconti smarriti, di Alberto Moravia

TITOLO: La Cetonia e altri racconti smarriti

AUTORE: Alberto Moravia

EDITORE: Alter Ego

PP. 58 Euro 3,90

La cetonia

Di maggio, nel giardino di quella villetta suburbana, ac-canto ai roseti si allineavano cavoli. Il proprietario del villino, un vecchio pensionato che viveva solo con la cuoca, ogni giorno verso il tramonto si toglieva la giacca, infilava un grembiale di rigatino e per un’ora, finché il pranzo non era pronto, sarchiava, potava, innaffiava. Le donne del quartiere, tornando a sera dai giardini pubblici insieme con i bambini, potevano vederlo, attraverso le sbarre della cancellata,
che con una pompa in mano dirigeva lo zampillo dell’acqua sulle aiuole.

Il racconto La Cetonia, pubblicato singolarmente nel 1944 in un’edizione limitata di cinquantacinque esemplari, inaugura la presente raccolta e propone una riflessione su un tema ancora molto attuale, ovvero quello della diversità. Ambientato nel giardino di una villetta suburbana, narra le vicende di una giovane cetonia costretta a nascondere, persino alla madre, i propri “traviati istinti”. Ed è sempre all’interno del regno animale che si colloca la narrazione degli altri due racconti. Ne Il coccodrillo la piccola borghesia viene sbeffeggiata, in una escalation fantastico-surreale, tramite un enorme rettile domestico, mentre ne Le metamorfosi, esemplare omaggio a Kafka, gli invitati a una festa si trasformano senza accorgersene in animali e continuano a esercitare tranquillamente le proprie funzioni sociali. Tre racconti che rispondono perfettamente all’esigenza di Moravia di “indagare, per mezzo di una storia, un sentimento, una malattia morale, di trasformare le domande semplici (e abissali) in personaggi. Se è vero che ‘è borghese chi possiede un segreto’, Moravia sfida ossessivamente quel segreto, ovvero l’intimo, il nascosto, e fa tutto quello che può per disvelarlo, per portarlo alla luce”.

Bestiario invisibile, di Marco Granata

TITOLO: Bestiario invisibile

AUTORE: Marco Granata

EDITORE: Il Saggiatore

PP. 320 Euro 22,00

Non siamo soli nelle nostre città. Confuse tra i fiori dei balconi volteggiano farfalle variopinte; al limitare della strada, volpi furtive sgusciano e si nascondono fra gli arbusti dei parchi, scomparendo nel loro labirintico sottobosco in cerca di cibo; nel buio della notte metropolitana, una civetta va a caccia, padrona delle ombre. Per quanto impressionante ci possa sembrare, ognuno di loro – zanzare e topi compresi – contribuisce a mantenere in equilibrio un ecosistema unico e che perlopiù ci è ignoto, sebbene proliferi sotto i nostri occhi. Il biologo Marco Granata ci apre le pagine di questo sorprendente bestiario urbano. Il suo è un inedito manuale illustrato dell’ecosistema cittadino, che ci porta alla scoperta degli animali che abitano gli spazi a noi più prossimi, raccontandoci in che modo si siano adattati alla nostra presenza: dalle cornacchie, che hanno imparato a riconoscere le luci dei semafori per farsi aprire le noci dalle automobili, alle vespe, la cui femmina dopo la fecondazione inizia da sola la costruzione del proprio nido nei sottotetti o nelle cavità dei muri in cemento; dai grandi scarabei eremiti che profumano di pesca alle testuggini dalle orecchie rosse, alieni che hanno invaso i laghetti dei nostri parchi. Un racconto scientifico in prima persona dei misteriosi collegamenti che la biologia intesse tra la sala e il tetto, tra le grondaie e le fognature, tra i campi di periferia e le grandi piazze. Bestiario invisibile ci svela i segreti delle città selvatiche, dell’universo che vive silenziosamente accanto a noi. Un’opera che ci mostra come in ogni momento e in ogni contesto sia possibile trovare qualcosa di straordinario nascosto nelle pieghe dell’ordinario, perfino sotto la terra di un vaso o tra i fili d’erba al centro di una rotonda.

«Proprio come il bosco, la città è un ecosistema.»

Zanzare bibliche e scarabei eremiti, volpi furtive e rane gracidanti, rapaci del centro e della periferia: un viaggio fra le sorprendenti specie animali che vivono accanto a noi.

Canoe, di Maylis de Kerangal

TITOLO: Canoe

AUTORE: Maylis de Kerangal TRADUZIONE: Maria Baiocchi

EDITORE: Feltrinelli

PP. 144 Euro 16,00

“Ho concepito Canoe come un romanzo in otto atti: al centro Mustang, romanzo breve, e intorno, come satelliti, sette racconti. Tutti si parlano, tutti sono collegati tra loro, e partono dallo stesso desiderio: sondare la natura della voce umana. Ho voluto intercettare una frequenza, cogliere un soffio, tenere una nota nel corso di tutto un libro dedicato a una tribù di donne. Donne di tutte le età, solitarie, sognatrici, volubili, ossessionate, o marginali. Sono loro che occupano tutto lo spazio. Soprattutto ho voluto andare in cerca della mia voce tra le loro, farla sentire nel modo migliore, trovare un ‘io’ più vicino.”

Le voci ci guidano, ci confortano, sono onnipresenti, le voci sono tutto, provate a chiudere gli occhi e a concentrarvi e ve ne accorgerete. Come agili canoe dei grandi laghi, le voci delle donne che attraversano questi otto racconti di Maylis de Kerangal compongono un originalissimo romanzo della voce umana.

Ho amato anche la terra, di Maura Chiulli

TITOLO: Ho amato anche la terra

AUTORE: Maura Chiulli

EDITORE: Hacca

PP. 192 Euro 15,00

Per Livia la felicità non è un approdo, un rifugio dove stare, ma un affaccio sull’abisso; lo è da quando, bambina, ha visto i suoi desideri e le sue domande cambiare forma a contatto con il mondo, trasformarsi in coltellate. Ho amato anche la terra è la storia struggente di una donna che si inabissa e riemerge, che affonda i propri desideri, che mette distanze per non farsi attraversare, che inganna per non incontrare la verità. Solo quando crederà di aver perso tutto e soprattutto l’amore, sceglierà di ricominciare e di affrontare il suo vero nemico: Corpo, che è la casa del suo cuore, il custode di tutti i segreti e la mappa delle sue cicatrici.

Il mondo di pietra, di Tadeusz Borowski

TITOLO: Il mondo di pietra

AUTORE: Tadeusz Borowski TRADUZIONE : Roberto M. Polce

EDITORE: Lindau
PP. 112 Euro 14,00

I venti racconti di questa raccolta sono stati scritti fra il 1947 e il 1948 e coprono il periodo che va dalla fine della guerra, quando erano ancora attivi i campi di concentramento nazisti, ai primi anni della Polonia comunista. Non seguono un ordine cronologico perché poco importa che ci siano stati un prima e un dopo: di fatto non ci sono vie di uscita o di salvezza, neppure in prospettiva. A emergere è infatti la sostanziale continuità fra il mondo crudele, spietato, animalesco della guerra, e quello che seguì la Liberazione, con il ritorno a una vita solo in apparenza «normale», in cui si celavano pulsioni, moventi e meccanismi psicologici del tutto analoghi a quelli del lager. Quello di Borowski è insomma un monito a non coltivare facili illusioni e vuote speranze riguardo alla natura umana e alla sua possibilità di riscatto.

Siamo di nuovo amici, di John O'Hara

TITOLO: Siamo di nuovo amici

AUTORE: John O’Hara TRADUZIONE : Vincenzo Mantovani

EDITORE: Racconti Edizioni
PP. 107 Euro 13,00

Nella desolazione di una domenica estiva in un «circolo per soli uomini», un invecchiato Jim Malloy riceve la telefonata e la visita di un caro amico. La notizia che gli porta è drammatica e per l’alter ego di John O’Hara anche una sorta di déjà-vu: la moglie di Charley Ellis, Nancy, è venuta a mancare poche ore prima. È con questo letterale colpo al cuore che si apre l’ultimo capitolo della trilogia Prediche e acqua minerale, un’amara madeleine che obbliga il suo protagonista, divenuto ormai scrittore di un certo successo, a ricordare gli anni che hanno segnato in partenza il destino delle proprie amicizie e forse anche formato quell’ironico cinismo che così bene abbiamo conosciuto nelle due novelle precedenti. A fare da contorno ai ricordi di Malloy troviamo la solita New York di chi può permettersela, stavolta però in un’America più grigia, velata da una patina inquieta, sull’orlo dell’intervento militare in Europa. Jim e Charley sono già amici, e mentre il secondo sta per conquistare la sua futura moglie, una piccata anti-rooseveltiana sposata a un ricco finanziere, il primo ci regala imprevedibilmente – salvo poi catechizzarci con la sua visione dell’amore e dell’amicizia, nelle loro possibili e impossibili combinazioni – il resoconto dell’unica vera irrisolta cotta della sua vita: il matrimonio che poteva essere e che non è mai stato. 

In Siamo di nuovo amici, come sorpresi da un vecchio compagno di disavventure mai cambiato davvero, leggiamo forse il John O’Hara più crepuscolare di sempre: uno scrittore esplicitamente del suo tempo che non chiede a sé nient’altro se non di poter contemplare il passato, affascinato e spaesato dal modo in cui le cose semplicemente «si collegano l’una all’altra».

Operette licenziose, di Aleksandr S. Puškin

TITOLO: Operette licenziose

AUTORE: Aleksandr S. Puškin CURATELA : Cesare G. De Michelis

EDITORE: Voland

PP. 144 Euro 12,00

La fama di Puškin quale padre della letteratura russa moderna, la rinomanza universale dei suoi capolavori (la lirica, Evgenij Onegin, Boris Godunov) e il duello che gli costò la vita hanno concorso a obliterare i lati della sua creazione non ritenuti degni di lui: le operette licenziose o apertamente oscene della gioventù, testi che svolgono in chiave trasgressiva i generi del ’700 lasciati in eredità all’800. Qui ne sono presentati tre – L’ombra di Barkov, La Gabrieleide e Zar Nikita – pubblicati integralmente tardi e solo di rado, che mostrano l’oggetto della parodia (sesso, trono e altare) non disgiunto dai temi d’attualità e dalle polemiche letterarie dell’epoca.

Racconti del pianeta, AA.VV

TITOLO: Racconti del pianeta Terra

AUTORE: AA.VV CURATELA : Niccolò Scaffai

EDITORE: Einaudi

PP. 320 Euro 22,00

Avvicinarci, immedesimarci: è questo il senso profondo dell’antologia che abbiamo tra le mani. Venti racconti perfetti, limpidi e coraggiosi, per tratteggiare nella sua complessità la narrazione – e il sentimento – della crisi ecologica. Oggi piú che mai ci serve un alfabeto nuovo con cui ripensare il mondo, e il modo scriteriato che abbiamo di abitarlo.

Benvenuti nell’Antropocene: l’era geo-logica – la nostra – in cui l’uomo è diventato l’agente di trasformazione decisivo del pianeta. L’uomo al centro di tutto, che sta distruggendo tutto. Siamo già in ritardo: dobbiamo intervenire e dobbiamo farlo subito, lo sappiamo, ma per cambiare abbiamo bisogno di comprendere; e per comprendere, fin da bambini, ci servono le parole. Al centro dei venti racconti scelti da Niccolò Scaffai, il futuro che si apre e il passato profondo della Terra si intrecciano e si specchiano. Scrittrici e scrittori prodigiosi illuminano il nostro sguardo una volta per tutte, aiutandoci a ragionare sul rapporto che intratteniamo con le altre specie, sul nostro impatto ambientale, sul fantasma dell’emergenza in arrivo. Se Leopardi nelle Operette morali aveva anticipato il tema dell’estinzione, qui si arriva ai territori della distopia esplorati da Amis, Ballard e Le Guin, attraversando il tempo e lo spazio del pianeta Terra. E poi Jack London rovescia nell’allegoria le scoperte scientifiche della sua epoca, Rigoni Stern sussurra con saggezza dei ghiri e degli abeti, Ortese e Safran Foer denunciano la relazione dispari tra animali e uomini, mentre Volodine li colloca finalmente sullo stesso piano, ma spingendosi a un passo dal buio. E ancora, Sebald passeggia per la costa inglese e ci rapisce con la sua curiosità, Coetzee ci trascina in un mercato africano dove vengono macellate le capre, Sjöberg dalla sua isola al largo di Stoccolma ci parla di ecosistemi fragili, mosche e piante carnivore. < Con le riflessioni ecologiste di Ghosh, Zadie Smith, Franzen, e con uno scritto di Margaret Atwood tradotto per la prima volta in italiano, ci ritroviamo infine a guardare il problema dritto negli occhi, attrezzati dell'unica arma che ci rimane per affrontarlo: la consapevolezza.

Donne d'America, AA.VV.

TITOLO: Donne d’America

AUTORE: AA.VV CURATELA : Giulia Caminito, Paola Moretti

EDITORE: Bompiani TRADUZIONE: Amanda Rosso

PP. 408 Euro 20,00

C’è chi muore di gioia quando il consorte passa a miglior vita, come la signora Mallard; chi sgobba nelle ferriere, chi risolve un caso di omicidio grazie all’aiuto delle sue pari. Le donne di questa raccolta sono forti, audaci, ironiche, tormentate. C’è chi deve affrontare un matrimonio agli sgoccioli e l’arrivo di una figlia indesiderata; chi impazzisce lentamente sotto gli occhi colpevoli del marito. I racconti, in parte inediti, di Edith Wharton, Susan Glaspell, Kate Chopin, Rebecca Harding e molte altre ci guidano in un viaggio alla scoperta delle praterie del Sud ma anche dei quartieri di New York, passando dalle riserve dei nativi d’America alle periferie affollate da immigrati cinesi. Autrici diverse tra loro ma accomunate dalla capacità di “rappresentare uno scorcio della multiforme realtà americana di allora”. Per scoprire e riscoprire un mondo ormai dimenticato, con uno sguardo attento, acuto, femminile.

Ritorno a Hanging Rock, AA.VV

TITOLO: Ritorno a Hanging Rock

AUTORE: AA.VV CURATELA : Emanuela Cocco

EDITORE: Edizioni Arcoiris

PP. 180 Euro 14,00

Trema è una collana di letteratura nera, raccapricciante, fantastica, inquietante, fantasmatica. Le scritture che ne faranno parte utilizzeranno le configurazioni proprie della letteratura di genere, non per delimitare la storia ma per consentirle di espandersi. Alcuni degli autori invitati a partecipare a Trema si sono confrontati con questo codice per la prima volta, altri lo frequentano abitualmente, ma non importa: qualità della scrittura e forza immaginativa sono gli elementi che li accomunano.

Ritorno a Hanging Rock raccoglie racconti di sparizioni, di paesaggi orridi e sublimi, immersi nell’atmosfera evocata dal film "Picnic ad Hanging Rock" diretto da Peter Weir.
L’Hanging Rock a cui facciamo ritorno è lo spazio orrido e sublime del film di Peter Weir, luogo di una sparizione e di un confronto con una presenza estranea (nemica?) in cui si compie un’esperienza interdetta alla visione e alla memoria, che lascia tracce indecifrabili. Qualcuno scompare. Si dissolve o esce dall’inquadratura per fuggire verso il fuori campo, un territorio nuovo e sconosciuto, dove verrà intercettato e ripreso da occhi diversi dai nostri? Il confronto con un paesaggio fuori dall’ordinario in cui sperimentare un orrore sublime, la compresenza di paura e piacere, una traversata raccapricciante, cruenta o misteriosa. Racconti di sparizioni e di attraversamenti in cui l’uomo, forse, non è la misura di nulla.

Gli autori presenti in questa antologia sono Claudio Kulesko, Vins Gallico, Fabio Massimo Franceschelli, Pierluca D’Antuono, Silvia Tebaldi, Sergio Gilles Lacavalla, Sara Mazzini, Christian di Furia, Matteo Macchia, Ornella Soncini, Lucrezia Pei, Lucia Ghirotti, Domenico Caringella e l'argentino Ariel Luppino (tradotto da Francesco Verde).

Il volume è impreziosito da illustrazioni di Sergio Caruso e Cristiano Baricelli. La copertina è di Claudia D'Angelo.

Il passo di Amagi, di Matsumoto Seichō

TITOLO: Il passo di Amagi

AUTORE: Matsumoto Seichō TRADUZIONE: Gala Maria Follaco

EDITORE: Adelphi

PP. 66 Euro 5,00


Un ragazzo che sale per una strada di montagna, battuta solo da qualche raro viandante. Una giovane donna in elegante kimono che per un tratto lo accompagna e poi lo abbandona. Un lungo tunnel nei cui pressi un uomo verrà trovato assassinato. A Matsumoto non serve altro per orchestrare, nel giro di poche pagine, una delle sue indagini impossibili, un piccolo gioiello di ambiguità che è anche un omaggio in forma di variazione a uno dei grandi capolavori della letteratura giapponese: La danzatrice di Izu di Kawabata.

Il tempo delle tartarughe, di Francesca Scotti

TITOLO: Il tempo delle tartarughe

AUTORE: Francesca Scotti

EDITORE: Hacca Edizioni

PP. 128 Euro 15,00

Questo libro è la porta di accesso a un mondo sospeso che in apparenza somiglia molto al mondo a cui siamo abituati, ma in realtà – ce ne accorgiamo da una dissonanza lieve, da un piccolo tuffo al cuore – è diverso quel tanto che basta a farci rendere conto di dettagli a cui l’abitudine ci ha resi insensibili. Ognuno di questi racconti, bozzetti in apparenza quieti e composti, è come un sasso lanciato sull’acqua: rimbalza, la increspa, affonda con un piccolo tonfo la cui eco riverbera nel cuore di chi legge. Al centro sono geometrie sghembe di coppie, di innamorati, di madri e figlie, di amiche, che si rivelano triangoli imperfetti: il terzo vertice rompe l’equilibrio, e così svela qualcosa di vero. Capita che sia una tartaruga ferita, o una bambina che odora di ombra, o un violoncello.

Racconti del terrore, di Edgar Allan Poe

TITOLO: Racconti del terrore

AUTORE: E. A. Poe

EDITORE: Bompiani TRADUZIONE: Massimo Bocchiola

PP. 464 Euro 13,00


Edgar Allan Poe non è il capostipite della letteratura dell’orrore, eppure i suoi racconti rimangono gli esempi più brillanti di questo genere. Il suo stile, una narrazione magnetica in presa diretta sostenuta da un potente simbolismo e da una vena ironica, continua a ispirare tutti gli scrittori che si misurano con la paura e il terrore sulla pagina. In questa raccolta compaiono le storie più celebri come “La rovina di casa Usher”, “Il cuore rivelatore”, “Il gatto nero”. In tutte il sovrannaturale irrompe nella vita dei protagonisti, sfidandoli fino a farli scivolare nella follia. Un mondo popolato da animali e oggetti inquietanti, da spiriti di persone defunte e da vivi che sembrano morti.

Leggere possedere vendere bruciare, di Antonio Franchini

TITOLO: Leggere possedere vendere bruciare

AUTORE: Antonio Franchini

EDITORE: Marsilio

PP. 218 Euro 15,00

L’oggetto di questi racconti sono i libri. Quattro azioni molto diverse che si possono fare con i libri, azioni che talvolta escludono le altre: non è detto, infatti, che chi è animato dalla smania di possedere libri sia un accanito lettore, e non sempre i grandi lettori sono anche bibliofili. Allo stesso modo vendere libri potrebbe tranquillamente non contemplare il fatto di leggerli, così come il desiderare di averne. Infine, bruciare libri – l’azione più estrema e delittuosa – potrebbe essere non soltanto l’oltraggio di chi teme la parola scritta, di chi l’ha in sospetto e la odia quando diffonde idee che avversa, ma anche l’atto supremo di un amore tanto esclusivo e assoluto da diventare perverso, omicida o forse liberatorio. I libri di mio padre ripercorre, tra tenerezza e strazio, l’eredità di un bibliofilo. Lettore di dattiloscritti e Le età dell’oro dell’editoria italiana raccolgono le riflessioni di chi ha dedicato la vita a una specie particolare di lettura, quella rivolta a testi destinati, nella maggior parte dei casi, a non veder mai la luce, a entrare nel limbo infinito delle opere non pubblicate: perché frutto di un narcisismo sterile, di ambizioni sbagliate, o di un talento non riconosciuto? Memorie di un venditore di libri apre la finestra, quasi sempre lasciata chiusa, su coloro che i libri li vendevano, e ancora li vendono, in un’Italia diversa e lontana, ma non così diversa e non così lontana. Bruciare, infine, è forse l’approdo fatale di chi, come chiunque abbia dedicato la vita a una passione esclusiva, all’improvviso si accorge che è tutto niente?