Il sonnambulo, di Stephen Graham Jones

TITOLO: Il sonnambulo
Autore: Stephen Graham Jones

EDITORE: Racconti Edizioni TRADUZIONE: Eva Allione

PP. 144 Euro: 14,00

Junior ha dodici anni quando un’ombra piumata attraversa il corridoio della casa modulare dove lui e il fratello Dino si sono trasferiti con la madre. La sua è una visione fuggevole, sorta sul crinale del sonnambulismo, eppure Junior non ha dubbi: quell’ombra appartiene a suo padre, annegato anni prima in circostanze poco chiare e tornato fra i vivi vestito da danzatore powwow. Qual è il suo scopo, in questo viaggio di ritorno? Il giovane sonnambulo si documenta, ricostruisce la figura paterna, ripercorre i propri passi in cerca di prove tangibili, mappando gli interni di un mondo liminare nei cui interstizi potrebbero rivelarsi e nutrirsi le vere intenzioni del redivivo. Ma se i nativi americani non hanno angeli custodi, quella che lo attenderà non potrà che essere un’altra tipica storia indiana. In un rito di passaggio più spettrale che metaforico, Stephen Graham Jones ragiona ancora sulle radici del rapporto paterno declinandolo sul canone horror e da una prospettiva marginale. Una doppia resa dei conti con il male e con la verità in cui gli spiriti del passato infestano il presente e le decisioni di oggi quelle di ieri. Come a volerci ricordare quel paradosso quotidiano che vede i figli diventare padri e gli squarci di luce squarci di buio.

«Non ricordo qual è la prima cosa che ho letto di Stephen Graham
Jones, ma di sicuro mi ha messo al tappeto. Stephen è uno scrittore vero. Johnny Cash poteva cantare canzoni rock'n'roll, canzoni country e così via, ma la voce la riconoscevi sempre e per Stephen Graham Jones vale lo stesso come scrittore.» – Joe R. Lansdale