Match Point: il racconto secondo classificato, di Alessia Piermarini

Match Point è il concorso per racconti inediti in italiano organizzato da Il Circolo – Associazione Culturale Italiana, in collaborazione con la scuola di scrittura Londra Scrive. L'iniziativa ha il patrocinio del Consolato Generale d'Italia a Londra.
Anche quest’anno siamo orgogliosi di collaborare con questa iniziativa prestigiosa, che mette cura, attenzione e dedizione sia alla selezione dei testi vincitori, che alla fase di editing dedicata ai tre racconti finalisti.
Il tema di quest’anno è stato ‘Futuro o no?’, declinato nei modi più personali e disparati.

Cattedrale vi presenta il secondo racconto classificato, dandovi appuntamento al prossimo venerdì per scoprire il primo classificato.
Qui trovate il terzo.
Buone letture!

Secondo classificato

Nel racconto La musica dentro, un’insegnante di canto porta la musica dentro un carcere. Ma la musica del racconto è anche quella che si portano dentro quelli che scontano la pena con la mancanza di libertà e, una volta che la fiducia reciproca si è instaurata, diventa un’urgenza comunicativa. Racconto originale nella scrittura, nella struttura e nel tema sociale, si sviluppa come una lunga canzone, tra le debolezze tenute a bada dell’insegnante, la vulnerabilità dei detenuti e il realismo dell’ambientazione.

LA MUSICA DENTRO
di
Alessia Piermarini

1.
la stella, il panopticon e il canto partigiano

 

Emily fa da apripista
ha lo speaker nella destra e l’asta del microfono nella sinistra
è il boss e soprano leggero
apre e chiude porte al passaggio
Rose è contralto
porta la borsa con cavi e spartiti
al tenore Benson tocca incollarsi la tastiera
Amalia avanza con cautela
lui si avvicina e sottovoce

 

- è la prima volta che entri?
- sì…
- respira…

 

si aprono le sbarre
Amalia respira
si ritrovano al centro della stella
la prigione è del 1840
cat. B massima sicurezza
centro di Londra
costruita secondo il piano del panopticon
conserva da allora l’identico scheletro
una stella a 7 ali
dallo spazio centrale si tengono d'occhio tutti i detenuti

Amalia è al primo giorno con un nuovo lavoro di performer e singing facilitator
il team di cantanti e musicisti porta ogni settimana la musica in prigione

la mattina si esibiscono aprendo un Open mic per i detenuti
il team oggi è di tre persone
due cantanti lirici e Amalia

 

loro portano Puccini
Amalia fa Stevie Wonder
loro Nessun dorma
Amalia Gansta’s paradise
loro inglesi
lei italiana

Amalia indossa la camicia del padre jeans e scarpe da ginnastica Nike
emozionata ma centrata

 entrare nella prigione è passare i controlli di Heathrow Stansted e Luton
tutti in mezz’ora 

le sequestrano i due evergreen delle sue tasche
burro di cacao Labello alla fragola
gomme da masticare

 si fanno strada tra le corsie labirintiche
Amalia butta un occhio nelle minuscole finestre delle celle

lo ritira subito
una continua lotta tra curiosità e rispetto

sui muri si leggono frasi ispirate da Muhammad Alì a Bob Marley

i pavimenti sporchi odore pungente
niente finestre che danno all’esterno
unica fonte di illuminazione il neon

un paio di detenuti tute grigie e mani in tasca
sono appoggiati al muro fuori dalle celle

- good morning
saluta Amalia al suo passaggio
- ‘morning Miss
ricambiano con un sorriso

si aprono e si richiudono porte
la scritta lock it prove it è ovunque
i prigionieri sono tutti maschi
le guardie sono tutte femmine

ci si ferma infine in una delle ali più affollate
ala G
una ventina di detenuti fuori dalle celle
un paio di guardie
il team di musicisti si dà da fare
collegano la tastiera
montano l’asta lo speaker e il lettore cd
un attimo manca il reggi-tastiera
nessun problema
Amalia adocchia una pila di vassoi giganti posati su un carrello
ora abbiamo il reggi-tastiera
soprano contralto e tenore attaccano un atto del Così fan tutte
Amalia dopo di loro fa O bella ciao
i cantanti lirici armonizzano il ritornello
i prigionieri battono le mani e cantano in perfetto italiano
O bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao

le si avvicina uno dei prigionieri
nero brizzolato e dai modi gentili
impacciato le fa
- Miss I don't know how to talk to you
esita
sorride intimidito
poi si avvicina ancora di più e azzarda con aria angelica

 - I’d like to LIVE with you do you think it's possible?

Amalia non è sicura di aver capito
la pronuncia di live è simile a quella di leave

 - I’m sorry... what?
ma lui ripete identico
- I’d like to LIVE with you do you think it's possible?
- yeah… no I don't think that's possible

ora
Amalia non saprà mai se il signore le ha proposto
vorrei VIVERE con te oppure vorrei ANDARMENE con te 

in entrambi i casi
è la prima volta che riceve una proposta simile

2.

il cerchio, il rap e la lettera per la libertà

dopo una settimana
Amalia torna in prigione
- stavolta ti trattengono
commenta sua madre
oggi sta a lei dirigere il workshop nella cappella
dispone i detenuti in cerchio
una forma geometrica che assicura equità
vedi e sei visto
spiccano tre personaggi degni di nota 

Joe


bianco basso e mingherlino
ha occhi azzurri e forse un tempo era biondo cenere
ora ha capelli lunghi castano scuro per assenza di lavaggi
faccia distrutta dalla droga
2 o 3 denti in bocca
in mano 4 o 5 pagine scritte fitte 

Red
mixed-race
enorme fisicamente e emotivamente
spumeggiante e dominante
2 denti d’oro
2 tatuaggi in faccia e sul collo con la scritta Nana
2 sigarette elettroniche tra le dita
scrive balla canta
ha un sorriso per tutti
una battuta per ogni evenienza
è street smart
così si dice

Kurt
nero e londinese
tra i trenta e i cinquanta
difficile a dirsi perché black don’t crack
tatuaggio di playboy su braccio destro
una grossa croce su braccio sinistro
né brutto né bello
ha l’aria molto seria forse annoiato o forse scocciato
è semi-sdraiato su una sedia
lunghe dita intorno a una penna
un quaderno
scrive qualcosa
ma non ne è contento
sta in disparte
sembra lì dentro per sbaglio
uno di quei personaggi
pensa Amalia
per cui si beccherebbe una sbandata
meno male che è rinchiuso

Amalia monta la tastiera
collega il pedale e strimpella gli accordi di Letter to the free
il pezzo di Common prevede un rap e un ritornello cantato
il tema la libertà

l’altra facilitator chiede se il tema sia appropriato in prigione
Amalia non risponde si attiene al suo programma

 la tastiera è un giocattolo di 4 ottave
con i pulsantini per cambiare suoni e groove di batteria
Amalia sceglie un beat
attacca gli accordi
canticchia il ritornello

Kurt si alza e va verso di lei
è alto circa 2 metri
una ruga sulla fronte dà indizi sul carattere 
le si siede vicino
il viso di lato
dondola la testa seguendo il groove 

Amalia continua a suonare quel dondolio la incoraggia
lui ricomincia a scrivere sul foglio
- mi puoi risuonare gli accordi di prima? 

parte il daydreaming
si vede già con velo bianco e un matrimonio attraverso il vetro
lui attacca un free style a mezza bocca ma poi si ferma e sorride
- no I can’t
- perché?
- perché quello che mi viene da dire is not appropriate

c’è una sola guardia nella stanza
miss Cooper
capelli biondi occhi azzurri e guance rosate
sorriso dolce ma non apre bocca 

Red attacca un rap multidisciplinare
le liriche sono intense e lo stile rilassato
in alcuni momenti squittisce come un criceto
si alza in piedi
è sovrappeso ma si muove con grazia e movenze sensuali
i versi sono così veloci e stretti che Amalia non capisce tutto
ma tutti capiscono quando fa
- I been thinking been thinking about ESCAPING 

a miss Cooper la guardia
cascano le guance
lancia a Red uno sguardo inconfondibile
silenzio di tomba
Kurt attacca la sua strofa
rimane seduto
non ha bisogno di spazio
ha una voce scura
è meno eccentrico e meno espressivo di Red
ma più arrabbiato
inciampa su una rima dopo circa 4 minuti straight di versi strettissimi
sono tutti in estasi 

scontroso introverso talentuoso emotivo sensibile e un passato turbolento
sono guai per Amalia

 comincia una battaglia rap tra Kurt e Red
rispetto e competizione
in misura perfetta
ma il bianco con 2 denti Joe
è convinto di saper rappare e vuole dire la sua

 i due lo lasciano fare
è negato
sorridono sarcastici
ma lo lasciano finire

Ronaldo il brasiliano logorroico dall’inglese sdentato si rivolge ad Amalia
you’re my favourite guest
ma tutti capiscono guess
e lui deve ripetere la frase 4 volte 

Liam chiede se si può avere il laboratorio di musica 2 volte a settimana
perché
- you know in here it’s a very dark place

 Kurt chiede se Amalia ci sarà la prossima settimana
promette di portarle il testo completo
- you’ll be happy

 sembrano bambini in un kindergarten
quei bambini che chiamano disruptive
qui sembrano tutti innocenti vulnerabili e un po’ persi
nessuno sa o chiede i motivi per cui sono dentro
né importa

 si chiudono le sbarre alle spalle
Amalia ha la testa in fiamme e lo stomaco in subbuglio
alcuni dovrebbero stare davanti a un microfono
invece stanno dietro alle sbarre 

sa anche di essere nel posto giusto e nel lavoro giusto
un’anima inquieta e un passato disfunzionale
birra ghiacciata in un alimentari italiano di fronte alla prigione
riflessioni a margine

 anche il più crudele dei criminali è un essere umano
cosa accomuna tutti gli esseri umani? il bisogno di esprimere sé stessi
dove finiscono quelli a cui viene tolta la possibilità di farlo? 

food for thought 



3.

don’t let me hanging

l’appuntamento settimanale con la prigione arriva

 Emily è malata
Amalia sarà da sola
nessun problema
che ci vuole a far cantare come usignoli venti giganti chiusi in una prigione di massima sicurezza?
severa ma giusta
accetta la sfida
una delle sue amiche più cattive commenta
-ma i detenuti che frequentano il tuo corso hanno uno sconto della pena? 

oggi i detenuti si presentano con 45 minuti di ritardo
dipende dalle guardie
li devono andare a prendere dalle celle e portarli in cappella
li fanno quasi sempre ritardare

 il primo riscaldamento si fa in cerchio vocalizzando il suono
zzzzzzz
un ronzio per allenare fiato e diaframma con movimento coordinato
Amalia è al centro di un cerchio di 20 omaccioni di ogni razza statura dimensione e fattezza
che come zanzare volano sbattendo le ali e corrono per la sala facendo zzzzzzzz

uno di loro sta diventando il suo preferito
ma va tenuto nascosto
non è professionale né etico avere preferenze o peggio
infatuazioni

 e oggi è di umore pessimo
come nota da subito Amalia
è stato in corte e non sembra sia andata come sperasse
si scusa
- non sono riuscito a scrivere niente questa settimana
ti prometto che la prossima scrivo qualcosa
anzi scriverò un pezzo per te

 il tizio non le rende le cose facili

c’è anche Maddy la transessuale
3 piercing in viso
barba appena rasata capelli di Cindy Lauper
corporatura di Maradona
accento incomprensibile del nord Inghilterra
non ce la fa a prendere il microfono
ma non ce la fa nemmeno a tenersi tutto dentro
- è la mia nuova missione
pensa Amalia

 sta raccontando agli altri che tra un po’ uscirà
ma non è contenta perché qui dentro ha gli amici e fuori nessuno

 un po’ di nuovi personaggi

 Farid
nero minuto e con viso d’angelo
si vede che vuole agguantare quel microfono
ma è intimidito dalla superstar Red
che con carisma e talento si prende tutto lo spazio

 c’è poi l’irrequieto e giovanissimo Chris
bianco occhi da husky e faccetta da monello
talento immenso del rap
tatuaggi su tutte le dita
ADHD ai massimi livelli
impossibile tenerlo fermo
viene al pianoforte mentre Amalia sta per suonare e comincia a premere tasti a caso
lei lo fulmina con lo sguardo

 - Miss miss can you rap?
Amalia è combattuta
- so fare rap?
è tentata dal dire no
e lasciare loro lo spazio
anche perché
che ti metti a fare rap con quelli che il rap se lo mangiano tutti i giorni a colazione?
ma dice sì
perché è dagli anni ’90 che aspetta questo momento

alla tastiera giocattolo seleziona hip hop beat
in un solo fiato attacca
I need love (LL cool J)
imparato a memoria nel 1987 tirando giù il testo a fatica
quando ancora tutti usavano il programma pre-google
le orecchie

 i detenuti la osservano tra l’incredulo e il divertito
femmina
bianca italiana
non ci sono proprio i presupposti per rappare!

 alla fine del pezzo
il massimo del rispetto
Chris e gli altri avvicinano la mano chiusa a mo’ di pugno in verticale
cogliendola impreparata e incerta sul da farsi
Kurt
- don’t let me hanging

 Amalia prende il pugno e lo chiude dentro la sua mano
tutti ridono
lei arrossisce
cala il sipario
si spengono le luci
si riempiono le celle
le sbarre separano il giusto dallo sbagliato
l’aggressore dalla vittima
la musica in macchina mentre si torna a casa dalla musica fatta per urgenza
la musica che ascolti sul cellulare dalla musica questione di vita o di morte


4.

Redemption roasters


oggi giorno di performance
su e giù per le scale della più antica prigione londinese
la key holder apre e richiude porte al passaggio

 la prigione sembra un labirinto
le ali sembrano tutte uguali
i detenuti sembrano tutti depressi
le celle tutte troppo piccole

 nell’ala F si crea un bel gruppetto intorno ai performers
Benson fa O sole mio
Emily fa La Traviata
Amalia attacca Shackels (catene) un pezzo gospel/RnB del 2000
alcuni detenuti lo conoscono e cantano nel ritornello

 la guardia miss Cooper
agguanta il microfono
si lancia in un rap concitato gesticolando come un rapper newyorchese
la prigione viene giù
la biondina dal volto angelico ma dalla nomea di una tosta rappa come uno di loro!

a metà mattinata c’è la pausa dai redemption roasters
i detenuti imparano a fare caffè e cappuccino con il supporto di una charity che poi li assumerà una volta usciti di prigione
la riabilitazione dal crimine attraverso il caffè

 le aspettative salgono quando è Amalia a chiedere un cappuccino scuro
sanno che è italiana
lei lo sorseggia
sorride
e come gli inglesi falsi e cortesi
dice poco convinta
- complimenti… it’s amazing
il caffè è pessimo
a Roma questi appena usciti di prigione ritornerebbero subito dentro
altro che redemption

 

5.

maybe I CAN sing

Amalia propone una nuova challenge
siete rappers straordinari e non posso insegnarvi molto
vi lancio una sfida
l’ultima riga delle vostre rime invece che rapparla la dovete cantare

 prevedibili le reazioni in sala

 no io non canto
no io non so cantare
no io faccio solo rap
no io non sono un cantante

 - tutti possono cantare
si impunta Amalia
ha cinque o sei fogli riempiti di rime tra le mani
rime dove non c’è lo spazio né il tempo di respirare

questo è il rap
l’urgenza è forte e l’urgenza è velocità
non c’è tempo per respirare
aspettare
aggiustare
o addirittura pensare

 Amalia chiede loro di rallentare
respirare
intonare una melodia
guardare la musica da un altro punto di vista

 con i suoi modi italiani
che poco hanno della delicatezza inglese
Amalia strappa uno dei fogli dalle mani di Chris
sceglie una riga a caso e la canta
lo invita con gli occhi a seguirla
Chris lo fa
dopo poco si illumina
ha gli occhi di un bambino che ha preso un 6 per la prima volta in vita sua
dice
- maybe I CAN sing…!
e aggiunge
- vorrei cantare Stand by me miss
Per Amalia è un successo ma non sa gli accordi
- perché non la fai a cappella?
- well no… I’m not accappelling that!
Amalia ride intenerita

 Kurt oggi ha portato un nuovo cd di basi hip hop
Amalia con le sue maniere dice
- give it to me
lui la corregge con sorriso sarcastico
- please…?
e aggiunge
- why are you always so angry?
- I’m not angry I’m italian

 dallo speaker esce un hip hop duro senza inflessioni Rnb
tutti i detenuti sembrano amarlo
si lanciano a turno sul microfono con rap infuocati e carichi di tensione
non apprezzati da tutti

 il cappellano manda occhiate al vetriolo
continua a chiedere di abbassare il volume
ma il volume è già basso

 si scopre in seguito che si è lamentato perché il rap
non è appropriato in cappella

 cosa non è appropriato?
il linguaggio non è appropriato? lo stile?
il volume il ritmo o i testi?
Amalia vuole chiarimenti
il rap non è solo uno stile musicale
è il prodotto di una società e la storia di un’esistenza
è arte è politica è libertà

molti detenuti si esprimono usando quel linguaggio
e lo fanno benissimo
non si può chiedere a un rapper di strada di diventare un cantante country
non si può chiedere a un uomo di chiesa di trasformarsi in un hippie
ma gli si può però chiedere di rispettare le altre culture e forme d’arte
perché se non ricordo male
Dio accoglie tutti

 se c’è qualche parolaccia
si dovrà chiudere un occhio o entrambe le orecchie

 Red aspetta la guardia che lo riaccompagni dentro
vi posso cantare la canzone preferita di mia madre?

 chiude gli occhi
la testa all’indietro
intona Summertime a cappella
una ninna nanna scritta all’inizio del secolo scorso
sul nascere di quella rivoluzione che avrebbe portato quella musica così spaventosa
nata dal mix di sonorità razze e culture così lontane e costrette alla convivenza
il jazz

 vivere in prigione è come il jazz
i detenuti convivono in spazi dettati da regole
in prigione le sbarre (bars)
nel jazz le misure (bars)
bianchi neri africani inglesi giamaicani rumeni italiani cristiani musulmani
devono convivere
sviluppano il loro linguaggio

 una delle volontarie è in lacrime
uno dei detenuti la abbraccia per consolarla ma il contatto fisico non è permesso

 Amalia restituisce il badge ed esce dal cancello principale
questo non è solo un lavoro
le gambe tremano e la mente è iperattiva
cento domande si alternano nella sua testa

la musica può trasformare l’odio in energia e la violenza in passione?
la musica eccita o calma gli animi?
stravolge distrugge o crea?

 si lascia alle spalle la grande stella e tutti i suoi inquilini
il lavoro cura le loro ferite e anche le sue


In memoria del meraviglioso tenore e prezioso amico Ben Thapa

 

Venerdì 28 Febbraio sarà pubblicato su queste pagine il
nuovo bando di MATCH POINT con il nuovo tema